martedì 6 febbraio 2018

#pauseattive #tempispazi #giocolibero #movimentoapprendimento

Perché proponiamo le Pause Attive?
- Perché i bambini hanno un corpo e non solo una testa
- Perché migliora la qualità del tempo scuola sia per i bambini che per gli insegnanti
- Per migliorare la motivazione e il clima di classe
- Perché i bambini imparino ad ascoltarsi ed auto-regolarsi
- Perché i bambini possono aumentare la concentrazione e il tempo di attenzione
- Perché i bambini sviluppano life skill con il gioco e il movimento
- Perché possono essere utilizzate da educatori e insegnanti con facilità in qualsiasi momento
- Perché sono ormai numerose le evidenze scientifiche ne dimostrano l’efficacia



Bastano le pause attive per fare una Scuola in Movimento?
Non bastano, ma sono un buon inizio per:
- ripensare il modo di stare in classe e di fare scuola
- considerare l’aula come spazio dinamico
- considerare che tutta la scuola, il giardino e il suo intorno, gli spazi urbani, l’ambiente naturale sono ambienti di apprendimento (outdoor education)
- organizzare il tempo e lo spazio interno, esterno e urbano (percorsi casa scuola)
- dotarsi di attrezzature, anche molto semplici, che facilitano il movimento quotidiano – attività ludiche e didattiche
- trasformare il giardino della scuola in uno spazio di gioco creativo e intelligente con la partecipazione attiva di bambini, genitori, ente locale
- fare lezioni in movimento quotidiane -di matematica, musica, geografia, arte, scienze, lingua e anche (non solo) educazione motoria
- lasciare spazio al gioco libero dei bambini in ricreazione e nelle pause più lunghe
- sviluppare competenze per saper fronteggiare i rischi e riconoscere i pericoli (risk literacy)


Il libro “Maestra facciamo una pausa” (Mulato R., Riegger S., La Meridiana edizioni, 2014) può costituire un buon per iniziare a fare le pause attive e per pensare alla propria scuola e per metterla... in movimento.
Seguiranno approfondimenti (pubblicazioni ed eventi). Stay tuned!