sabato 20 febbraio 2016

Pause attive per una scuola in movimento

















Si è tenuto il 16 febbraio il secondo incontro di formazione presso la sede della Madonnina dell'ULSS 9 a Treviso, destinato agli educatori della Cooperativa Comunica. I partecipanti hanno potuto sperimentare strumenti e attività in movimento e 'misurarne' l'efficacia a partire da se stessi. Perché 'imparare facendo' è buona regola per i bambini ma anche per gli adulti. 
Le pause attive sono micro-attività, di breve durata, che si possono svolgere in qualsiasi spazio. Vengono utilizzate per aprire una giornata, per interrompere un'attività quando l'attenzione e la concentrazione cale, quando c'è bisogno di rilassarsi o di 'accendere' la mente. Sono parte integrante di una scuola in movimento, orientata ad un uso degli spazi dinamico. La ricreazione, la pausa pranzo, il percorso casa scuola, ma anche il tempo scuola possono essere organizzati includendo tanto nel gioco quanto nell'insegnamento attività in movimento. 
L'inattività fisica costituisce uno dei maggiori fattori di rischio per la salute, associata all'aumento dell'obesità, del sovrappeso e di patologie correlate. Ai bambini fino ai 6 anni vengono raccomandate 3 ore di gioco libero al giorno, i bambini in età scolare hanno bisogno di almeno 1 ora di attività fisica al giorno. Sappiamo di collocarci ben al di sotto queste soglie. Sappiamo anche che il movimento 'nutre' la mente, favorisce l'apprendimento, oltre a favorire lo sviluppo di competenze motorie e sociali. Aumentano i tempi di concentrazione e il rendimento scolastico. I benefici sono concreti, dimostrati, visibili,
L'incontro è stato condotto dalla dott.ssa Gianna Piovesan (ULSS 9) e dal prof. Stephan Riegger (Moving School 21). Prossimo appuntamento in aprile.

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